La sostenibilità delle relazioni nel tango de "I mercoledì del Galilei"

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La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni incontri. 

Spinoza

Mercoledì 8 maggio si concluderà il ciclo di incontri che ha visto la scuola ospitare molte persone del panorama artistico e culturale contemporaneo. Nell’ultimo mese la dottoressa Anna Maria Bondi, psicologa impegnata presso la sezione regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, dove si occupa prevalentemente di cultura, economia civile, piccoli comuni, aree interne, comunicazione, organizzazione di eventi, ha presentato il suo primo libro Come la pioggia per le lumache. Un romanzo in cui la protagonista si avventura nel mondo delle cooperative di comunità. E’ stata poi la volta, il 10 aprile, del dottor Giulio Dini, avvocato e procuratore di calcio, che con la sua grinta e allo stesso tempo capacità di parlare ai ragazzi, ha raccontato passaggi della propria esperienza. Dai condizionamenti sociali degli anni della giovinezza, alla necessità di coltivare le proprie passioni, agli incontri che gli hanno cambiato la vita come quello con il genio artistico di Spalletti, tutto sempre pensando di poter essere d’aiuto agli altri. Il 17 aprile è venuto a trovarci il professore Andrea Augenti, docente di archeologia medievale presso l’Università di Bologna. Ha conquistato l’attenzione di tutti con una lezione dal titolo “Da Tutankhamon a Indiana Jones”, durante la quale ha fatto sorridere il pubblico mostrando le locandine dei film, le immagini di “fanta archeologia” che il mondo cinematografico diffonde, per poi restituirci l’identikit dell’archeologo, appassionando il pubblico di giovanissimi. Infine l’8 maggio dialogheranno, e non solo, con gli studenti e le studentesse del Galilei le psicologhe Eleonora Paparo, Francesca Sutera, Allegra Salvini insieme al maestro di Tango argentino Giovanni Eredia della Scuola PabloTangoFirenze. Il Galilei da un paio d’anni è impegnato in progetti che si occupano di sostenibilità  ambientale, economica e sociale, è quindi molto sensibile al tema che verrà trattato della “sostenibilità delle relazioni nel Tango”. Perché la danza è una risorsa per la soluzione dei conflitti interpersonali, intercomunitari, e addirittura nazionali e globali. Il riconoscimento dell’identità e le relazioni con l’altro sono le componenti chiave per la conclusione positiva di un conflitto innescato da pregiudizi culturali radicati. Le arti generano nuove prospettive e si diffondono attraverso culture e visioni differenti. Il percorso creativo facilita la comprensione, l’identità e la costruzione di relazioni tra i gruppi in conflitto. Danzare dunque rappresenta una grande risorsa per la costruzione della pace e le relazioni con l’altro. Il ballerino e la ballerina imparano il rispetto dello spazio dell’altro e della diversità, l’importanza della collaborazione.

Un assaggio di tutto ciò ce lo daranno gli ospiti dell’ultimo “Mercoledì del Galilei”.

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