I mercoledì del Galilei- Gli ebrei tra Primo e Secondo Tempio

Gli ebrei tra Primo e Secondo Tempio


La storia del popolo ebraico (se vogliamo la storia dell’ebraismo) è indissolubilmente legata al tempio di Gerusalemme. La vicenda del popolo ebraico prima della costruzione del primo tempio si realizza nel concetto di berit o patto che YHWH sancisce con il suo popolo attraverso la consegna delle tavole della legge a Mosè. Secondo la tradizione biblica il primo tempio sarebbe stato concepito da Davide e costruito da suo figlio Salomone. La storia del tempio comincia nel X secolo a.C. quando re Salomone, figlio di Davide, annuncia agli ambasciatori del re di Tiro che intende costruire un tempio dedicato a Yahweh, il dio di Israele. Secondo il Primo Libro dei Re, tale costruzione avrebbe rappresentato il compimento della promessa fatta da Yahweh stesso a Davide, quando gli aveva assicurato che suo figlio gli avrebbe consacrato un santuario. Prima della sua morte, Davide aveva già cominciato ad accumulare una grande quantità di materiali e aveva già scelto il sito sul quale sarebbe sorto il tempio: il monte Moriah, acquistato da un certo Arauna il Gebuseo. Salomone si adoperò per realizzare le idee del padre e preparò altri materiali per la costruzione. Dalle cave di Gerusalemme fece estrarre grandi blocchi di pietra destinati alle fondazioni ed ai muri di contenimento del Tempio Sempre secondo il Libro dei Re, ci vollero non meno di tre anni solo per i preparativi della costruzione, che avvenne sotto la supervisione del leggendario grande architetto Hiram Dopo sette anni di lavori, il Tempio fu pronto per essere consacrato a Yahweh, e per ospitare l’Arca. Distrutto per la prima volta da Nabuccodonosor nel 586
a. e. v., fu ricostruito per concessione di Ciro il Grande nel 539.
L’ebraismo considera la distruzione del primo tempio e il conseguente esilio come una delle grandi fratture della sua storia: con esso finisce l’indipendenza politica, ma anche la dinastia davidica. La ricostruzione del secondo tempio avviene per volontà Ciro che affida ad un personaggio molto controverso, Ezra, il compito di riportare gli ebrei in patria e di riedificare il tempio.
La lettera contenuta in Ezra e nota come editto di Ciro che ordina a Ezra quanto detto sopra, ci assicura il libro dal quale prende il nome, contengono gli ipsissima verba del Gran Re, ma sulla cui autenticità permangono molti dubbi.
Questo contributo vuole analizzare alcuni aspetti della storia del primo tempio e analizzare criticamente l’autenticità dell’editto di Ciro contenuto nella Bibbia.
In breve sarà questo l’argomento di cui parlerà il prof. Massimiliano Marrazza mercoledì 9 aprile, nel pomeriggio che trascorrerà con i nostri/nostre ragazzi e ragazze.

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